Quando il sistema fisico fallisce, l’organismo comincia a pensare – Sandor Ferenczi –
La parola del terapeuta è come una mano che conduce il paziente dentro un’esperienza più viscerale – Jerome Liss –
In un mondo in cui i termini psicologo e psicoterapia vengono associati per abitudine alla “terapia della parola”, gli approcci a mediazione corporea considerano da sempre la persona un organismo intero ed integrato. Le neuroscienze hanno definitivamente accertato che la dimensione somatica, cognitiva ed emotiva dialogano e realizzano un equilibrio psico-fisico.
La Biosistemica nasce dall’opera di uno psichiatra e terapeuta newyorchese Jerome Liss, agli inizi degli anni ’80, che si è poi innamorato e stabilito in Italia.
Da sempre il dr Liss e la sua Scuola hanno cercato il forte collegamento tra concetto e pratica. La Biosistemica è infatti il frutto del costane dialogo tra paradigmi diversi, un’integrazione necessaria dei saperi psicologici e neurobiologici.
La Biosistema è qualcosa di più di un approccio psicoterapeutico. Ha dato ampio spazio alla riflessione sociale e politica: considera centrale l’uso del linguaggio e di come sia possibile uscire dalle nostre prigioni tramite la “collaborazione reciproca”. I suoi concetti e strumenti sono utilizzati con successo nel lavoro con i gruppi.
La Biosistemica unisce gli elementi verbali con il movimento, la postura, la voce, la gestualità espressiva e i vissuti viscerali.
Al modello sistemico, dove il significato è co-costruito piuttosto che rivelato, si affiancano le applicazioni delle scoperte neurofisiologiche e dell’Infant Research.
Il terapeuta biosistemico riconosce l’importanza di “dare parole” al corpo, al fine di rendere le parole del paziente sintonizzate con i suoi vissuti interiori.
La guarigione è un “salto sistemico”. Nella terapia è imprescindibile rispettare la complessità di cui siamo fatti: storia famigliare, relazioni, contesto sociale, pensieri, emozioni, corpo.
Se un aspetto resta indietro, il cambiamento rischia di non essere autentico e duraturo.
Ristabilire l’azione spontanea ed espressiva consente di riequilibrare i nostri sistemi fisiologici e ripristinarne la vitalità. Così facendo la persona può raggiungere un nuovo sguardo sulla sua vita e decidere cosa, come e se cambiare.